26.7.10

società

Il responsabile delle politiche sanitarie dell' Avis, Pasquale Spagnuolo, ha così risposto alle polemiche sempre più accese scoppiate dopo il rifiuto dell' Istituo Gaetano Pini di Milano di accettare la donazione di sangue di un ragazzo gay da anni donatore abituale: “Le norme vigenti non intendono discriminare a priori una categoria di persone, ma assegnano al medico responsabile della selezione del donatore il compito di individuare, indipendentemente dall' orientamento sessuale e dal genere, eventuali comportamenti sessuali a rischio cui conseguono l’esclusione permanente o temporanea”. Quindi nessuna discriminazione a priori, l'esclusione del donatore non sarebbe dovuta all'appartenenza di una categoria considerata, comunque, a rischio ma alle abitudini sessuali che rendono rischiosa la sicurezza del sangue donato. Quindi, tutto bene.

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