25.7.10

società

E' con un certo imbarazzo che si legge la sbandierata inchiesta di Panorama che con un titolo "Le notti brave dei preti gay" ed una foto ad effetto si è guadagnata anche la copertina del settimanale. "Per venti giorni un giornalista di Panorama, affiancato da un complice gay, si è infiltrato nelle serate brave di alcuni preti che, a Roma, conducono una sorprendente doppia vita: di giorno sono sacerdoti in abito talare; di notte, smessa la tonaca, sono uomini perfettamente integrati negli ambienti omosessuali della capitale". Il giornalista infiltrato scopre così l'acqua calda e racconta tre casi in particolare, documentati con foto e video. Per il Vaticano, che in questo periodo non se la passa certamente bene, è puro scandalismo: "Quand'anche si volesse sviscerare un argomento così complesso e delicato quale la sessualità dei sacerdoti non basterebbe un'inchiesta di 15 giorni, per quanto accurata» si afferma in una nota della Santa Sede. Che i preti siano uomini e che una certa percentuale di uomini in tutto il mondo siano omosessuali, lo sappiamo. Sappiamo anche che molti uomini omosessuali frequentano locali dove possono incontrarsi, trascorrere piacevolmente un pò di tempo, magari divertirsi. Che tutti gli omosessuali in età adulta facciano sesso, in vari modi, più o meno condivisibili, credo pure si sappia. Che si debbano condannare per questo è una cretinata. Come l'insegnante, il medico, il poliziotto, il ministro, i sacerdoti gay hanno un compito da svolgere e vanno giudicati in base ai risultati che ottengono. Come riescano a conciliare abitudini sessuali con i principi religiosi, sono affari loro.

Nessun commento:

Posta un commento