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12.8.09
cinema
Film importanti come “Philadelphia” e “I segreti di Brokeback mountain” o il recentissimo “Milk” hanno fatto cambiare idea a molti spettatori sul cinema a tematica Lgbt. Un articolo pubblicato qualche mese fa sul sito del quotidiano inglese “The Indipendent” presentava la classifica dei migliori dieci film omosessuali della storia del cinema. A vincere e’ “I segreti di Brokeback mountain” del 2005 con la regia di Ang Lee, ispirato ad un romanzo breve di Anne Proux, la storia racconta con grande delicatezza l’amore impossibile nato tra due cowboy isolati sulle montagne a guardia di un gregge. Al secondo posto “Querelle de Brest”, ultima pellicola girata da Rainer Werner Fassbinder nel 1982, tratto da un romanzo di Jean Jenet, e’ la storia dell’amore disperato del comandante di una nave ormeggiata nel porto di Brest verso il marinaio Querelle. Al terzo posto e’ “Maurice" ancora un film tratto da un romanzo (di Edward Morgan Forster, pubblicato postumo nel 1971) e diretto nel 1987 da James Ivory; nella Cambridge d’inizio novecento due studenti si innamorano ma obbedendo alla legge e alla morale dell’epoca Clive si sposera’ abbandonando Maurice. Seguono in classifica “Il vizietto” di Edouard Molinaro del 1978, nato da una commedia musicale di grande successo, interpretato dagli strepitosi Ugo Tognazzi e Michel Serrault che sono i proprietari gay uniti da vent’anni d’amore e proprietari del locale “La cage aux folles”; “Philadelphia” diretto da Jonathan Demme nel 1993, storia di un brillante avvocato licenziato ingiustamente che si ammala e muore di Aids; “La mala educacion” di Pedro Almodovar, diretto nel 2004, che racconta degli abusi sessuali subiti in collegio negli anni sessanta da due amici, uno sceneggiatore, l’altro regista, che decidono di fare un film su quel periodo della loro infanzia; al settimo posto “Celine e Julie vanno in barca” di Jacques Rivette, ispirato ad “Alice nel paese delle meraviglie”; ottavo e’ il divertente e autobiografico “Ai cessi in taxi” dell’attore-regista tedesco Frank Ripploh, girato nel 1980, un insegnante si innamora del direttore di un cinema ma non vuole rinunciare alla propria liberta’; nono e’ il classico “Morte a Venezia”, tratto da un racconto di Thomas Mann e girato da un grande Luchino Visconti nel 1971, descrive gli ultimi giorni di vita di un musicista in vacanza al Lido di Venezia dove incontrera’ il giovanissimo e bellissimo Tadzio; ultimo e’ il sorprendente “Fire” del 1977 dell’indiana Deepa Metha che narra la storia di due cognate infelici che si innamorano facendo scoppiare uno scandalo, fuggiranno insieme. http://www.indipendent.co.uk/
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