30.8.09

arte

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fumetti e illustrazioni

Con lo pseudonimo di Shemmy, Jack Lawrence e Theo Bain, due autori di fumetti 35enni che lavorano per DC Comics e per Alias/Image, due tra le case editrici di comics piu' famose al mondo, hanno iniziato nel 2005 una collaborazione realizzando il sito "BritDoodz" e i disegni per il volume "Greek love" con la sceneggiatura di Dale Lazarov che dovrebbe essere pubblicato da Bruno Gmunder. Purtroppo il progetto "BritDoodz" si e' arenato perche' Jack e Theo dopo aver vissuto insieme per 12 anni a Maidstone, nel Kent, nel 2007 si sono lasciati e Theo si e' occupato della realizzazione di un nuovo videogioco. Peccato, i loro disegni, a meta' strada tra Tom of Finland e Walt Disney, erano molto ben fatti.
http://www.britdoodz.com/

pubblicita'

Pubblicita' della Guinness realizzata dall'agenzia inglese Ogilvy & Mather nel 1995 per una diffusione a livello mondiale. Un bel ragazzo si prepara per andare a lavoro creando il caos e sporcando tutto cio' che tocca. Una mano in un guanto di gomma lo segue cercando di rimettere ordine. Sono una coppia, sull'uscio di casa scambio tra i due del classico bacio di buona giornata ed ennesimo disastro. Realizzato con maestria e divertimento, lo spot non e' mai stato trasmesso; prima della sua uscita erano apparsi diversi articoli indignati per lo scandaloso abbinamento tra un prodotto tipicamente macho come la birra e l'omosessualita', che hanno convinto la Guinness a non mandarlo in onda. Il video ha pero' partecipato a molte rassegne di cinema gay; premiato come migliore spot pubblicitario a tematica Lgbt dell'anno.

29.8.09

vintage (physique)

Foto di Eric Jacobson.

societa'

La semplice sostituzione di alcune parole, da “marito e moglie” a “coniugi”, ha reso possibile il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Germania, in Sud Africa. Semplice si fa’ per dire; sono cambiamenti che richiedono tempo per essere accettati dalla societa’, eppure in molti Paesi e' accaduto. Altrove, in Spagna, Belgio, Olanda, in pochissimi stati americani, in Norvegia, in Canada, il diritto di matrimonio e’ stato esteso alle coppie gay. In Italia, dove il pregiudizio e’ a livelli patologici e non esiste alcuna legge a tutela delle persone omosessuali, e’ iniziata una battaglia a livello legale portata avanti da un gruppo di coraggiosi che cerca di sfruttare alcune indeterminatezze della nostra Costituzione (come e’ avvenuto in Sud Africa). Nel nostro caso si tratta dell’articolo 29 che riconosce la famiglia come societa’ naturale fondata sul matrimonio basato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi. Ecco: la Costituzione non parla del sesso dei "coniugi", parola che indica sia maschio che femmina; questa mancanza di chiarezza e’ dovuto al fatto che, naturalmente, negli anni ’40 non era nemmeno prevedibile un matrimonio tra gay. Ma ora si’, e la si sta sfruttando.
Questa sorta di “grimaldello” linguistico e’ alla base della battaglia legale che stanno portando avanti gli avvocati della Rete Lenford e l’Associazione Certi Diritti nei ricorsi (per discriminazione) contro le sentenze emesse da alcuni Tribunali a cui si erano rivolte le coraggiose coppie gay che si sono viste rifiutare dai loro Comuni di residenza la richiesta di pubblicazione di matrimonio civile con la classica spiegazione che sarebbe “contrario all’ordine pubblico”. Davanti al rifiuto della pubblicazione in Anagrafe alcune coppie hanno fatto ricorso. A Roma e a Firenze il ricorso e’ stato immediatamente respinto, ai Tribunali di Torino e di Trento, nella sezione che si occupa del diritto di famiglia, invece hanno deciso di discuterne. E’ un avvenimento forse d’importanza storica perche’ sono ben 22 le coppie (anonime per evitare speculazioni mediatiche) che hanno accolto un appello lanciato da Certi diritti e hanno deciso di percorrere questa strada legale dai risultati incerti ma che rimane in ogni caso un passo avanti perche’ e’ un modo, come dicono gli avvocati della Rete Lenford, per stimolare il dibattito giuridico e arrivare ad una legge che tuteli davvero le unioni civili.

societa'

E' tradimento in piena regola la relazione omosessuale extramatrimoniale. Una sentenza della Cassazione di alcuni mesi fa per una causa di separazione ha stabilito che il marito, che si era trasferito dall' amante, aveva "violato l'obbligo di fedelta'" e compromesso la prosecuzione del matrimonio abbandonando il tetto coniugale. La relazione omosessuale e' stata equiparata ad una relazione etero, dandole quindi un riconoscimento di normalita’ (e non di perversione, un passo avanti). Secondo gli psicologi e i consulenti matrimoniali, le relazioni extraconiugali se eterosessuali vengono perdonate al 50% e considerate alla stregua di una scappatella; invece il tradimento omosessuale commesso dai mariti (ma anche dalle mogli), che ha raggiunto il 7/8% delle cause di separazione, difficilmente viene superato dal coniuge tradito.

28.8.09

pubblicita'

Video realizzato nel 2003 dalla Saatchi&Saatchi italiana per la Reanault Clio, appositamente pensato per essere trasmesso sui canali TV gay.

fotografia

Howard Roffman vive a San Francisco, ha 56 anni e lavora come consulente legale della Lucasfilms ed e' il responsabile della commercializzazione di tutti i prodotti con marchio Lucasfilms, ha prodotto alcuni cortometraggi sul making of di alcuni film di George Lucas. Ha pubblicato finora 14 libri fotografici di grande successo editi da Bruno Gmunder, diversi calendari, e ha al suo attivo varie mostre presso le migliori gallerie fotografiche degli Stati Uniti, come la Wessel+Connor di New York. Tutto questo e' avvenuto a partire dal 1991 rubando tempo al suo "vero" lavoro. Con uno stile vicino a quello di Bruce Weber, i suoi scatti cercano di aprire una finestra sull'anima non solo mostrare nel modo migliore un bel corpo; i ritratti non sono mai esasperati, sembrano quasi casuali, come se il fotografo volesse scomparire per rubare un momento di intimita' dei suoi levigati e giovanissimi modelli.
"Di solito "fotografo di nudo maschile" e' la definizione che si usa per il mio lavoro. Ma non funziona: io non fotografo corpi, io fotografo persone".
http://www.howardroffman.com/

27.8.09

vintage (beauty)

arte

Matthew Stradling e' in molte collezioni in Europa, America e Asia. Vive a Londra, e' considerato tra i migliori pittori inglesi di nudo maschile, ha rappresentato la Gran Bretagna nel 2001 alla Mostra internazionale dei giovani artisti che ogni anno e' allestita da Sotheby's. Ha studiato alla St. Martin's School of Art e iniziato ad esporre nel 1991; da allora si sono susseguite varie mostre a Parigi e Londra e ha vinto numerosi premi. In Italia ha scritto di lui "Babilonia". I suoi dipinti, generalmente di grandi dimensioni, brillano per i colori e per l'uso di materiali insoliti, creano un mondo di perfetta armonia e stupefatta bellezza che sembra provenire da altre epoche e spazi. http://www.matthewstradling.com/

cinema


A chi ha visto "Baby love" del francese Vincent Garenq (vedi post) il tanto chiacchierato film con Luca Argentero nuovamente sul luogo del delitto, cioe' per la seconda volta in un ruolo gay, non sembrera' granche' originale ma rimane comunque un ottimo film e molto divertente. "Diverso da chi?" (titolo azzeccatissimo) diretto da Umberto Carteni, al suo primo lungometraggio, e' un triangolo d'amore e politica ambientato in una citta' del nord-est, fortemente leghista e ossessionata dalla sicurezza, tra Remo, critico gastronomico (Filippo Nigro, misurato e piu' bravo), il suo compagno Piero (Luca Argentero), convivente da 14 anni, militante politico, professore univesitario, presidente Arcigay, e Adele (Claudia Gerini), anche lei impegnata politicamente, chiamata "la furia centrista", repressa e bacchettona. Per partecipare alle elezioni per il nuovo sindaco, arriva in citta' il rappresentante del partito all'opposizione (simile al Pd) scelto dal Direttivo centrale; gli affiancano alcuni comprimari locali tra cui Piero che, all'improvvisa morte del politico romano, si ritrova, tra lo sgomento dei compagni e i pregiudizi degli avversari, in lizza per la poltrona piu' importante della citta'. Per non perdere il voto dei moderati, all'omosessuale dichiarato Piero viene affiancata, come candidata al posto di vice-sindaco, Adele. Come in tutte le commedie romantiche sofisticate degli anni '50, all'inizio tra i due e' fuoco e fiamme; poi pero' le cose cambiano tanto da nascere tra loro una passione incontrollabile. Piero, a dir poco confuso, si ritrova a dover scegliere e decide di tornare da Remo, ma nel frattempo Adele scopre di essere incinta. La situazione e' ribaltata: e' l'amore etero a diventare una storia proibita; per Piero, diventato simbolo del movimento gay, doppiamente "diverso" e' amare una donna. Ma, appunto: diverso da chi? Il film ha una sceneggiatura ben scritta e mantiene una certa eleganza senza mai scadere nel volgare o in stereotipi risaputi, la famiglia composta da Piero e Remo e' assolutamente, banalmente normale. Feroce e' la descrizione dell'ambiente politico. Il film e' importante perche' ci mostra come i pregiudizi siano sempre stupidi e inutili davanti alla complessita' dei desideri e delle identita' di ciascuno di noi.
Diverso da chi? Umberto Carteni. Italia.