25.9.09

societa'

Prima di tutto non c'era bisogno di scomodare l'illustre MIT, il Massachussets Institute of Technology per questa "invenzione" che assomiglia molto all'invenzione dell'acqua calda. Comunque e' stata pubblicata da tutti i blog gay del pianeta. Due studenti hanno creato un programmino che analizzando gli amici di un iscritto a Facebook stabilisce se questi e' o non e' omosessuale. Insomma, se un ragazzo, indipendentemente che lo dichiari o no nel profilo, ha un bel po' di amici virtuali dichiaratamente gay e' altamente probabile che anche lui sia omosessuale. E' gia' stato battezzato il "gaydar virtuale". Il concetto, naturalmente, si applica non solo agli omosessuali, ma anche agli appartenenti a una determinata etnia, piuttosto che ai fedeli di una certa religione, o ai militanti di una determinata forza politica. Geniale! se una persona ha nel suo profilo 50 amici musulmani e 2 amici cristiani, voi pensereste che sia musulmano? Piu' che geniale sembra piuttosto violazione della privacy ed un altro, ennesimo, sistema per carpire informazioni utili alle agenzie di pubblicita'.

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