10.10.09

cinema


Il terzo film di Julian Jarrold, autore di molti telefilm e della biografia di Jane Austen, e' la storia di un amore impossibile nella classica perfezione formale del cinema inglese. "Ritorno a Brideshead" e' la riduzione del famoso romanzo autobiografico (almeno in parte) di Evelyn Waugh. In un lunghissimo flashback che dagli anni '40 ci riporta a vent'anni prima, Charles Ryder, velleitario pittore, conosce il raffinato Sebastian Flyte, rampollo di una nobile famiglia con castello a Oxford, gay con grossi problemi di accettazione, siamo nel 1925. Charles diventa l'amante di Sebastian e viene invitato nella maestosa residenza di Brideshead dove pero' incontra la sorella maggiore Julia e se ne innamora. La famiglia è però rigidamente cattolica e mentre può sopportare l'eccentricità del figlio non potrà mai ammettere che Julia possa sposare un "ateo" come Charles. Sebastian, incapace di diventare adulto, grazie ad una madre invadente e possessiva, affronta la gelosia e il tradimento dandosi a droghe e alcool in modo totalmente autodistruttivo, Julia rinuncia all'amore di Charles, anche lei incapace di liberarsi della pesante e anacronistica morale familiare. Il tema principale del film è comunque il declino dell'aristocrazia britannica nel periodo che precede la seconda guerra mondiale, la relazione tra i due ragazzi viene riconosciuta ma e' vista come un passaggio giovanile verso la maturita' dei legami da adulti.

Nessun commento:

Posta un commento