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"Il turismo gay a Roma cala del 30 per cento a causa delle aggressioni omofobiche, e anche le guide specializzate stanno per rivedere in negativo le loro valutazioni sulla città".
Questa dichiarazione di Vladimir Luxuria è stata ripresa da tutti i siti gay. "Le notizie arrivate da Roma sulle ultime aggressioni hanno avuto una vasta eco all'estero, assieme alla mancata approvazione in parlamento della legge antiomofobia e all'assenza di volontà politica.
Così molti gay hanno disdetto le loro prenotazioni. Il calo è valutabile attorno al 30 per cento, e comprende numerosi romani che vivono all'estero anche per motivi di lavoro ed erano soliti tornare d'estate;
guide come Spartacus, la più importante nel mondo gay e lesbo, stanno per inserire rispetto ad alcuni luoghi della città e ad alcuni comportamenti la dicitura ayor, ovvero 'at your own risk', letteralmente 'a vostro rischio'. Per esempio viene sconsigliato l'allontanarsi a piedi dai locali per omosessuali, e il suggerimento è di prendere il taxi.
La verità è che, guardando Roma dall'esterno, c'è la percezione di una scarsa sicurezza e la violenza contro i gay inibisce tutto il turismo".
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