"For a lost soldier" (Voor een verloren soldaat, Per un soldato perduto) ebbe un grande successo e venne premiato in numerosi festival di cinema Lgbt, vinse il Festival di Torino del 1993. Il film affronta un argomento difficile con grande sensibilità e sentimento e il risultato è uno dei più bei film d'amore gay mai realizzati. La storia è tratta dalla autobiografia dallo stesso titolo del coreografo e ballerino olandese Rudi Van Dantzig; il protagonista ripercorre in un lungo flashback un periodo della sua adolescenza, quando dodicenne, nel 1944, durante la guerra, insieme ad altri ragazzi deve lasciare la propria famiglia ad Amsterdam, perchè diventata troppo pericolosa. Jeroen viene sfollato presso una povera ma generosa famiglia di pescatori in un villaggio sulla costa. Nonostante le premure e l'affetto delle persone che lo ospitano, il ragazzo si sente isolato e, allo stesso tempo, inizia ad avvertire una forte attrazione verso un amico di Amsterdam, anche lui sfollato, che però è interessato alle ragazze. Quando l'Olanda viene liberata dalle truppe alleate nel 1945, durante la festa per la liberazione, Jeroen incontra un bel soldato della guarnigione canadese di stanza al villaggio; il soldato Walt lo trascina con sè tra i balli e i canti, gli regala una cioccolata, nonostante parlino lingue diverse i due diventano immediatamente amici e inseparabili. Alcuni abitanti del paese e il capofamiglia che ospita il ragazzo capiscono che non c'è solo semplice amicizia, ma questo non basta a fermarli; nasce una grande passione, anche fisica. Trascorrono giornate meravigliose fino al momento in cui Walt deve ritornare in patria. Sarà una partenza straziante. Dopo 45 anni, grazie alla placca d'identificazione, il coreografo riesce a dare un nome al soldato e porre fine ad un dolore mai sopito. Il film di produzione olandese, romantico e coraggioso, ricco di sfumature e con una bellissima fotografia, è diretto con mano sicura e senza ipocrisie da Roeland Kerbosch, anche nella scena rischiosissima in cui il ragazzo si offre con naturalezza al soldato chiamandolo "mio principe". "For a lost soldier" non è mai stato distribuito in Italia, nel 2005 è stato pubblicata dalla "E Mik" una versione originale con sottotitoli in italiano. Non esiste il trailer.
http://www.emik.it/
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