27.8.09

cinema


A chi ha visto "Baby love" del francese Vincent Garenq (vedi post) il tanto chiacchierato film con Luca Argentero nuovamente sul luogo del delitto, cioe' per la seconda volta in un ruolo gay, non sembrera' granche' originale ma rimane comunque un ottimo film e molto divertente. "Diverso da chi?" (titolo azzeccatissimo) diretto da Umberto Carteni, al suo primo lungometraggio, e' un triangolo d'amore e politica ambientato in una citta' del nord-est, fortemente leghista e ossessionata dalla sicurezza, tra Remo, critico gastronomico (Filippo Nigro, misurato e piu' bravo), il suo compagno Piero (Luca Argentero), convivente da 14 anni, militante politico, professore univesitario, presidente Arcigay, e Adele (Claudia Gerini), anche lei impegnata politicamente, chiamata "la furia centrista", repressa e bacchettona. Per partecipare alle elezioni per il nuovo sindaco, arriva in citta' il rappresentante del partito all'opposizione (simile al Pd) scelto dal Direttivo centrale; gli affiancano alcuni comprimari locali tra cui Piero che, all'improvvisa morte del politico romano, si ritrova, tra lo sgomento dei compagni e i pregiudizi degli avversari, in lizza per la poltrona piu' importante della citta'. Per non perdere il voto dei moderati, all'omosessuale dichiarato Piero viene affiancata, come candidata al posto di vice-sindaco, Adele. Come in tutte le commedie romantiche sofisticate degli anni '50, all'inizio tra i due e' fuoco e fiamme; poi pero' le cose cambiano tanto da nascere tra loro una passione incontrollabile. Piero, a dir poco confuso, si ritrova a dover scegliere e decide di tornare da Remo, ma nel frattempo Adele scopre di essere incinta. La situazione e' ribaltata: e' l'amore etero a diventare una storia proibita; per Piero, diventato simbolo del movimento gay, doppiamente "diverso" e' amare una donna. Ma, appunto: diverso da chi? Il film ha una sceneggiatura ben scritta e mantiene una certa eleganza senza mai scadere nel volgare o in stereotipi risaputi, la famiglia composta da Piero e Remo e' assolutamente, banalmente normale. Feroce e' la descrizione dell'ambiente politico. Il film e' importante perche' ci mostra come i pregiudizi siano sempre stupidi e inutili davanti alla complessita' dei desideri e delle identita' di ciascuno di noi.
Diverso da chi? Umberto Carteni. Italia.

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