5.12.09

storia della fotografia di nudo maschile 37

Nel 1945 Bob Mizer (1922-1992) fonda la Athletic Model Guild a Los Angeles, un'agenzia specializzata in modelli dal fisico palestrato per l'industria cinematografica. Gli scatti da mostrare ai clienti erano realizzati dallo stesso Mizer che imparò in fretta l'arte della fotografia al punto da creare uno stile davvero unico e imitato ancora oggi. Nel 1951 decide di sfruttare le fotografie che via via realizzava pubblicando la rivista "Physique Pictorial", una delle tante nuove pubblicazioni che cercavano, con molta cautela, di andare incontro alle richieste di un mercato in grande espansione come quello omosessuale. Ogni numero era composto da 4/5 servizi sui numerosi modelli che affluivano alla AMG; ne venivano indicati taglia, nome, caratteristiche fisiche, professione, gusti. Il lettore poteva ordinare un set di fotografie che conteneva anche immagini più esplicite di quelle pubblicate arrivando fino al nudo integrale, ma Bob Mizer non e' mai arrivato alla vera e propria pornografia. Ovviamente, erano d'obbligo le allusioni, i paradossi, le situazioni ambigue, basta leggere alcuni titoli dei servizi pubblicati: "Il poliziotto cattivo", "Il cowboy vergine", "Strip poker", "Il pirata e il marinaio", ma rimane un gioco ammiccante e divertente; quando (in ogni caso dopo gli anni '60 e decisamente a metà dei '70) Mizer si spinge verso la pornografia le fotografie diventano spesso ridicole (modello Bob Hoffman); e' evidente che si sarebbe volentieri fermato prima. I problemi con la polizia, manco a dirlo, erano all'ordine del giorno; nel 1947 subì un processo per diffusione di materiale osceno ma, in appello, venne annullata una prima condanna a sei mesi di lavori forzati; fu sospettato di tenere i modelli reclusi dentro gabbie di ferro e la sua casa-studio con piscina venne messa sotto sorveglianza anche dall'elicottero. Il business divento' notevole, le stampe vendute a centinaia di copie avevano prezzi molto ragionevoli. Dopo qualche anno iniziò a girare brevi film, nient'altro che varianti delle medesime situazioni pubblicate su "Physique Pictorial". I modelli erano "all American", riconoscibilissimi: carini, sorridenti, in perfetta forma fisica, robusti, palestrati, il marchio di fabbrica "beefcake". L'arte di Bob Mizer è fondamentale per la cultura gay e non solo, è a pieno titolo uno dei principali artefici dell'immaginario omosessuale.
(modello stavlos aekomas): http://www.wesseloconnor.com/
http://www.athleticmodelguild.com/

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