20.4.10

società

La decisione della Consulta di bocciare i ricorsi presentati nei Tribunali di Venezia e Trento da alcune coppie omosessuali che volevano sposarsi era altamente probabile. Superata, comunque, la delusione, nella motivazione della sentenza troviamo l'invito rivolto al Parlamento a trovare una forma giuridica per il riconoscimento giuridico del legame tra due persone dello stesso sesso. Non è poco. Si legge che ad una coppia gay "spetta il diritto di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone - nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge - riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri". "I concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere cristalizzati all'epoca in cui la Costituzione entrò in vigore ma da interpretare tenendo conto dell'evoluzione della società e dei consumi" anche l'unione omosessuale deve essere considerata una forma sociale che permetta di "consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico" e "il diritto di vivere una condizione di coppia".

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