20.5.10

politica

La Commissione Giustizia del Senato sta per approvare un disegno di legge che vuole criminalizzare chi fa informazione. Con la scusa di tutelare la privacy delle persone, la legge ha in realtà il preciso scopo di bloccare qualsiasi notizia possa risultare scomoda al Governo impedendo ai cittadini l'assoluto diritto di essere informati. In base alla proposta di legge giornalisti ed editori non potranno più scrivere e pubblicare notizie o documenti di un procedimento penale, nemmeno un breve riassunto di quanto sta avvenendo nei Tribunali. Contravvenire a questa legge costerà fino a 6 anni di carcere per i giornalisti e fino a 464.700 euro di multa per l'editore. Ladri e corrotti ringraziano.Se questa legge fosse già stata approvata non avremmo saputo nulla della casa dell'ex ministro Scajola, pagata in parte da un costruttore romano indagato per corruzione; non avremmo saputo dell'allucinante conversazione telefonica tra due imprenditori che ridono del terremoto in Abruzzo perchè avrebbe portato loro nuovi affari; non sapremmo saputo che l'ex senatore Di Girolamo è stato eletto grazie ai voti raccolti all'estero dalla mafia; non avremmo saputo delle indagini che coinvolgono i preti pedofili, perchè la nuova legge prevede un accordo speciale con il Vaticano.

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