17.5.10

società

Per la prima volta il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha invitato al Quirinale, in occasione della Giornata contro l'omofobia, le associazioni omosessuali italiane; all'incontro hanno preso parte il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che si è scusata per i pregiudizi verso le persone omosessuali espressi in passato e alla deputata del Pd Anna Paola Concia. L'avvenimento è, per tanti versi, straordinario. Il presidente Napolitano si è detto onorato dell'incontro e ha ricordato che è suo compito istituzionale accogliere le istanze importanti della società. Ha anche chiesto l'impegno del Parlamento ad andare avanti nel lavoro sulle leggi contro l'omofobia, senza contrapposizione tra i partiti ma con senso di responsabilita. Sono saliti al Colle i rappresentanti di Arcigay, Arcilesbica, Circolo Mario Mieli, Agedo, Di Gay project, Famiglie Arcobaleno, Rete Lenford, Gaylib. Napolitano ha sottolineato come omofobia e transfobia non siano solo un problema delle singole persone o prerogativa delle associazioni omosessuali e transessuali, ma una questione che investe tutta la società e di cui tutti si devono sentire responsabili. Il Presidente ha inoltre evidenziato che gli aspetti su cui intervenire sono due: uno culturale e sociale, l'altro normativo e che su entrambi le istituzioni devono fare la loro parte. A Padova, mentre in Provincia si discuteva la mozione contro l'omofobia, nel suo intervento il leghista Pietro Giovannoni ha chiamato i gay con l'epiteto di «culattoni».

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