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La nuova magnifica campagna Arcigay in collaborazione con Agedo (Associazione Genitori Di Omosessuali) "E va bene così". Intanto IKEA continua nella sua battaglia (che le ha dato un enorme ritorno d'immagine, bisogna dire) in difesa delle persone Lgbt, all' interno dei suoi punti vendita dalle prossime domeniche l' Associazione Famiglie Arcobaleno avrà uno spazio dove promuovere la propria attività. www.agedo.org
Due dirigenti di Arcigay sono stati aggrediti nei pressi della sede dell' Associazione a Napoli, domenica scorsa. Antonello Sannino, presidente di Arcigay Salerno, e Federico Esposito, segretario provinciale Arcigay Pistoia, si trovavano nel capoluogo campano per un corso di formazione. Dopo un lancio di oggetti e di acqua dalle finestre di un vicolo del centro storico, tre persone di cui uno armato di spranga hanno preso ad insulti e pugni i due dirigenti, solo l'arrivo di numerosi appartenenti ad Arcigay ha evitato il peggio.
Se ne parlava da tempo, sarà inaugurato ad aprile a Roma (che quest'anno ospita l' Europride) il Gay Center, uno spazio che vuole diventare punto di riferimento per tutta la città, radicato nel territorio. Sarà in via Zabaglia, quartiere Testaccio; una struttura polifunzionale, diretta da volontari, adatta ad ospitare associazioni, servizi sociali, iniziative ed eventi culturali, sportelli, gruppi di confronto, aggregazione e discussione. Il Centro offre spazi alle attività di associazioni e servizi quali Arcigay Roma, Arcilesbica Roma, Nps (Network di Persone Sieropositive), associazioni culturali del territorio e singole persone che intendono proporre attività socio-culturali. Coordinatore dell'ambizioso progetto è Fabrizio Marrazzo, presidente dell' Arcigay romana.
"Vector" è stato pubblicato tra il 1971 e il 1976, costava inizialmente 1 dollaro, aveva un formato tascabile e dalle 40 alle 60 pagine. Edita dalla SIR di Leo Laurence, grande attivista gay e fondatore di vari gruppi militanti Lgbt, era la rivista della più vasta organizzazione omosessuale degli Stati Uniti "The Society for Individual Rights". Leo Laurence è stato un personaggio fondamentale nella storia dei movimenti omosessuali; nel 1969 (anno di Stonewall) scrisse un manifesto "Homosexual Revolution of 1969" che esortava gay e lesbiche ad unirsi alle Pantere Nere (gruppo marxista-leninista dei neri americani che sosteneva la lotta armata e ha avuto tra i suoi sostenitori Malcom X e Martin Luther King) e ad altri gruppi di sinistra per una protesta di massa, fu il co-fondatore del "Committee for Homosexual Freedom" che aveva come programma l'articolo scritto da Leo intitolato 'Don't hide it!' (Omosessuali, non nascondetelo!). Nello stesso mese, Carl Wittman, membro del Comitato per la libertà omosessuale, iniziava a scrivere "Rifugiati d' Amerika: un manifesto gay", considerato la Bibbia dei movimenti di liberazione Lgbt.
"Vector" was published between 1971 and 1976, its price was $ 1, had a pocket size and 40 to 60 pages. The publisher was SIR of Leo Laurence, great gay activist and founder of several militant groups LGBT, "Vector" was the magazine of the largest gay organization in the United States "The Society for Individual Rights. Leo Laurence has been a key figure in the history of the homosexual movement; in 1969 (year of Stonewall) wrote a manifesto "Homosexual Revolution of 1969" which called for gays and lesbians to join the Black Panther Party (Marxist-Leninist group of American blacks who supported the armed struggle and had among his supporters Malcolm X and Martin Luther King) and other leftist groups for a mass protest, he has been the co-founder of the 'Committee for Homosexual Freedom', its program was an article written by Leo entitled 'Don't hide it!'. The same month Carl Wittman, a member of the Committee, began writing "Refugees from Amerika: A Gay Manifesto", which would later be described as "the bible of Gay Liberation".
Domani, 10 dicembre, è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. L'ambasciatore U.S.A. in Italia David H. Thorne si è prestato a fare da testimonial per il nuovo video che pubblicizza Gay Help Line, la linea di assistenza e consulenza a persone vittime di omofobia. Il video sarà trasmesso da MTV.
Questo è lo spot a favore della eutanasia realizzato dall' associazione Exit International e bloccato dall'autorità per le Comunicazioni australiane e ora riproposto in Italia dall'Associazione Luca Coscioni e dal Partito Radicale. Si può dare un contributo all'associazione seguendo le istruzioni sul sito.
Arcigay ha inviato una lettera appello alla comunità internazionale (media, istituzioni, associazioni, blog, ambasciate) per denunciare il clima di insostenibile disagio, omofobia e discriminazione in cui vive la comunità lgbt in Italia. "Di fronte al continuo reiterarsi di episodi di omofobia e transfobia, alla negazione dei gesti della più semplice e limpida affettività come il bacio tra due persone che si amano o che si piacciono, non possiamo non evidenziare il silenzio assoluto delle Istituzioni nazionali e del Legislatore. Prendiamo atto piuttosto di un clima generale di pericoloso neo moralismo e di maggiore pesantezza ed aggressività, caratterizzato da dichiarazioni e gesti da parte di alcuni amministratori o rappresentanti di partito che vanno dall'indifferenza fino alle aperte manifestazioni di ostilità ed omofobia. Per questa ragione ci siamo rivolti, e sempre più lo faremo, alla comunità internazionale perché ci aiuti in questa battaglia di democrazia e libertà. Oggi quel riverbero di insicurezza e diffidenza che le persone lgbt derivano dai tanti episodi di discriminazione o violenza, mina seriamente la percezione della nostra stessa cittadinanza, e pone duri interrogativi sul come possano sentirsi le persone lgbt provenienti da altri Paesi dell'Unione in contesti per nulla accoglienti ed inclusivi. Ogni persona gay o lesbica o trans che passa il nostro confine sa di entrare in un contesto in cui la sua dignità di persona vale meno che in altri Paesi civili. Nel nostro Paese alcune istituzioni hanno dato e stanno dando segnali importanti di attenzione, sostegno e serietà, e pensiamo ad UNAR ed alla Polizia di Stato con la recente costituzione di un Osservatorio (OSCAD), ma ciò che è grave e sconcertante è l'assenza dei partiti ed il silenzio gravissimo del Parlamento che ammutolisce e cancella la vita delle famiglie dello stesso sesso e l'emarginazione, la solitudine e la paura di decine di migliaia di persone".
Nell'incontro avvenuto tra il vicecapo della polizia Francesco Cirillo e Gaylib, Arcigay e Rete Lenford è stato annunciato la creazione di un organismo che raccolga le denunce di discriminazione e violenze di natura omofobica, il lancio di una nuova campagna di informazione su questo osservatorio, un corso di formazione professionale per gli agenti della forza pubblica, il coinvolgimento di tutte le associazioni. «Quello di oggi è il primo passo operativo in un cammino che, grazie all’impegno e alla collaborazione della Polizia di Stato, farà crescere il Paese in materia di sicurezza, prevenzione e diritti per i cittadini omosessuali e transessuali».
Il sindaco Gianni Alemanno ha convocato per venerdì prossimo un incontro con le associazioni Lgbq dopo l'ennesima aggressione vicino alla "Gay street" romana. Obiettivo dell'incontro è sviluppare nuove iniziative contro la violenza, la discriminazione e l'omofobia e verificare l'efficacia delle misure già prese. Sarebbe bello se, in questa occasione, anche il sindaco Alemanno, come il ministro Carfagna, rivedesse alcune sue passate dichiarazioni sul movimento omosessuale. E' appena avvenuto invece un incontro tra Arcigay e GayLib e il capo della Polizia, Antonio Manganelli, al quale è stato chiesto un maggior impegno per prevenire e intervenire in situazioni a rischio, anche in collaborazione con le associazioni Lgbt.
Per la prima volta il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha invitato al Quirinale, in occasione della Giornata contro l'omofobia, le associazioni omosessuali italiane; all'incontro hanno preso parte il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che si è scusata per i pregiudizi verso le persone omosessuali espressi in passato e alla deputata del Pd Anna Paola Concia. L'avvenimento è, per tanti versi, straordinario. Il presidente Napolitano si è detto onorato dell'incontro e ha ricordato che è suo compito istituzionale accogliere le istanze importanti della società. Ha anche chiesto l'impegno del Parlamento ad andare avanti nel lavoro sulle leggi contro l'omofobia, senza contrapposizione tra i partiti ma con senso di responsabilita. Sono saliti al Colle i rappresentanti di Arcigay, Arcilesbica, Circolo Mario Mieli, Agedo, Di Gay project, Famiglie Arcobaleno, Rete Lenford, Gaylib. Napolitano ha sottolineato come omofobia e transfobia non siano solo un problema delle singole persone o prerogativa delle associazioni omosessuali e transessuali, ma una questione che investe tutta la società e di cui tutti si devono sentire responsabili. Il Presidente ha inoltre evidenziato che gli aspetti su cui intervenire sono due: uno culturale e sociale, l'altro normativo e che su entrambi le istituzioni devono fare la loro parte.A Padova, mentre in Provincia si discuteva la mozione contro l'omofobia, nel suo intervento il leghista Pietro Giovannoni ha chiamato i gay con l'epiteto di «culattoni».
10 giorni di iniziative culturali in oltre 50 città e paesi è il progetto dei comitati provinciali Arcigay per sensibilizzare le persone nella Giornata mondiale contro l'omofobia attraverso film, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, momenti di confronto, laboratori di formazione. Non solo iniziative nelle grandi città, come Roma o Milano, ma anche grandi eventi regionali in provincia come a Rimini, Bergamo o Pavia, o piccoli segnali di cambiamento in piccoli paesi della provincia, come a Saluzzo (Cuneo), a Cannara (Perugia), a Casalmaggiore (Cremona) o ad Arona (Novara). L'elenco è lunghissimo, si può trovare sul sito Arcigay. Inoltre in decine di città saranno affissi in questi giorni i manifesti della campagna “L’Amore Vince Sempre Sull’Odio”, promossa da Arcigay ed altre 10 associazioni, proprio per combattere la paura e l’omofobia.http://www.arcigay.it/arcigay-contro-omofobia-nei-territori-2010
La Corte costituzionale, rispondendo alle ordinanze del Tribunale di Venezia e della Corte d’appello di Trento, ha dichiarato inammissibili i ricorsi sui matrimoni gay che si basavano sulla presunta illegittimita' di una serie di articoli del codice civile (art. 2 sui diritti inviolabili dell'uomo e art. 117 sugli obblighi internazionali) che impediscono le nozze tra persone dello stesso sesso. I ricorsi sono stati dichiarati infondati in base agli articoli 3 (principio di uguaglianza) e 29 (diritti della famiglia come societa' naturale fondata sul matrimonio). Le motivazioni verranno rese pubbliche tra alcuni giorni; si vedrà se, comunque, la Corte coglierà l'occasione per sollecitare il Parlamento a legiferare finalmente sul diritto di sposarsi e creare una famiglia di migliaia di cittadini italiani. Certi Diritti, promotrice dell'iniziativa che ha portato alla sentenza di oggi, preferisce aspettare le motivazioni della sentenza prima di esprimere giudizie e ringrazia "quanti hanno condiviso con noi questa battaglia, in primis le coppie gay che hanno partecipato alla campagna di Affermazione Civile e gli Avvocati di Rete Lenford, che continuerà almeno fino a quando anche nel nostro ordinamento non sarà consentito alle coppie dello stesso sesso di sposarsi, come già avviene in diversi paesi europei". "L'esito negativo di oggi ci spinge a rilanciare la nostra lotta di civiltà, ben consapevoli che il diritto è un'entità viva, in perenne evoluzione, al pari della società", secondo l'Arcigay. Mentre secondo Franco Grillini "La questione non finisce con il rigetto della Corte, ma deve avere una sua soluzione in sede parlamentare con una legge che vada al passo con l'Europa. E deve essere affrontata dal legislatore, che fino ad ora è stato carente. Ricomincia quindi la battaglia parlamentare. Promuoveremo raccolte di firme, non abbandoniamo la via giudiziaria. Troveremo un singolo giudice che ci darà ragione". Paola Concia ha dichiarato " Ora è il Parlamento che finalmente dovrà legiferare. Si tratta comunque di un forte elemento di stimolo per il dibattito e la Corte ci esorta a fare presto una cosa che andava fatta già da molto tempo".