società
Arcigay ha inviato una lettera appello alla comunità internazionale (media, istituzioni, associazioni, blog, ambasciate) per denunciare il clima di insostenibile disagio, omofobia e discriminazione in cui vive la comunità lgbt in Italia.
"Di fronte al continuo reiterarsi di episodi di omofobia e transfobia, alla negazione dei gesti della più semplice e limpida affettività come il bacio tra due persone che si amano o che si piacciono, non possiamo non evidenziare il silenzio assoluto delle Istituzioni nazionali e del Legislatore.
Prendiamo atto piuttosto di un clima generale di pericoloso neo moralismo e di maggiore pesantezza ed aggressività, caratterizzato da dichiarazioni e gesti da parte di alcuni amministratori o rappresentanti di partito che vanno dall'indifferenza fino alle aperte manifestazioni di ostilità ed omofobia. Per questa ragione ci siamo rivolti, e sempre più lo faremo, alla comunità internazionale perché ci aiuti in questa battaglia di democrazia e libertà.
Oggi quel riverbero di insicurezza e diffidenza che le persone lgbt derivano dai tanti episodi di discriminazione o violenza, mina seriamente la percezione della nostra stessa cittadinanza, e pone duri interrogativi sul come possano sentirsi le persone lgbt provenienti da altri Paesi dell'Unione in contesti per nulla accoglienti ed inclusivi.
Ogni persona gay o lesbica o trans che passa il nostro confine sa di entrare in un contesto in cui la sua dignità di persona vale meno che in altri Paesi civili.
Nel nostro Paese alcune istituzioni hanno dato e stanno dando segnali importanti di attenzione, sostegno e serietà, e pensiamo ad UNAR ed alla Polizia di Stato con la recente costituzione di un Osservatorio (OSCAD), ma ciò che è grave e sconcertante è l'assenza dei partiti ed il silenzio gravissimo del Parlamento che ammutolisce e cancella la vita delle famiglie dello stesso sesso e l'emarginazione, la solitudine e la paura di decine di migliaia di persone".
Nessun commento:
Posta un commento