20.10.09

storia della fotografia di nudo maschile 22

Il fenomeno del culturismo è in costante, enorme ascesa e, di pari passo, anche il nudo maschile che spacciandosi come rappresentazione di "cultura fisica" sta gettando le basi della fotografia cosiddetta "beefcake". Si diffondono le riviste dedicate al culturismo, le palestre, l'esercizio fisico all'aria aperta, le esibizioni nei teatri di atleti e bodybuilders amatissimi dal pubblico. Mentre in Europa, nel periodo tra le due guerre, la produzione di nudo artistico continua, il nudo "atletico" in pochi anni passera' decisamente nelle mani di autori americani mentre in Italia scompare letteralmente.
Edwin Townsend (1879-1957) nasce nello Iowa; ai primi del '900 e' a New York dove, nel 1921, apre uno studio fotografico e diventa ritrattista
delle celebrita' del teatro e della danza; insieme a Nickolas Muray (ballet russe, 1920 circa), e' il piu' importante fotografo di Broadway. Lavora per riviste importanti come "Vanity Fair" e il "New York Times". Dopo alcuni anni si dedica anche al ritratto di atleti e culturisti; scatta molti nudi a Tony Sansone (vedi post), uno dei piu' celebri bodybuilders considerato l'uomo piu' bello del suo tempo. Il loro sodalizio artistico creera' una serie di immagini che sono diventate un'icona della "culture physique"; entrambi erano perfettamente coscienti di lavorare anche per un pubblico omosessuale, come lo era Eugen Sandow. Townsend pubblica due libri di ritratti di artisti famosi, immagini di nudo appaiono su riviste d'arte; lavora fino alla meta' degli anni '50. Le sue foto sono classiche, i modelli posano come statue greche; la loro forza sia fisica che spirituale e' evidente e invincibile.
(dan lurie, 1930 circa):
(tony sansone, 1930 circa):

Nessun commento:

Posta un commento