9.2.10

società

Stendiamo un velo pietoso sulle dichiarazioni (per non essere da meno del vescovo di Grosseto)dell' ex-vescovo di Pistoia Monsignor Simone Scatizzi: ''La pratica omosessuale e la ostentata e dichiarata omosessualità impediscono l'amministrazione della comunione, secondo quanto dice la Chiesa e nessuno sicuramente è in grado di contraddire questo precetto''. Peccato che numerosissimi siano i sacerdoti e alti prelati omosessuali, e molti riconosciuti colpevoli di pedofilia. L'omosessualità in quanto tale è un disordine, e, nonostante sia necessario usare delicatezza e misericordia verso gli omosessuali, Monsignore si ritiene 'obbligato' a escluderli dalla comunione. Anche i divorziati meritano lo stesso trattamento e chi convive senza essere sposato. In realtà, nella massima ipocrisia, basterebbe non dichiararlo e si potrà accedere ai Santi Sacramenti, come è esempre avvenuto per le persone 'irregolari' e 'diverse'. Niente di nuovo, quindi, anzi, tutto di antico; o, meglio, di 'immobile', che è ciò che la Chiesa realmente vuole.

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